Solferino - Guida Turistica

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LA CHIESA OSSARIO
 Nella più antica delle chiese solferinesi, quella di San Pietro in Vincoli, trova posto l'Ossario, voluto ventun anni dopo la battaglia, dalla Società Solferino e San Martino per accogliere degnamente le spoglie dei Caduti dei tre eserciti.
 Ci si arriva percorrendo un suggestivo viale di cipressi ai bordi del quale si estende un ampio parco. Sulla facciata della chiesa si possono osservare due mosaici: uno raffigurante San Pietro e l'altro, il Redentore. All'interno sono custoditi 1413 teschi e le ossa di circa 7000 Caduti conservate, come a San Martino, senza distinzione di nazionalità e grado. Alcuni scheletri, in parte attribuiti a soldati francesi, sono esposti a destra ed a sinistra dell'abside, sotto la quale un profondo pozzo contiene i resti di circa duecento uomini.
Il Museo Storico
 Allestito nel 1931 dalla Società Solferino e San Martino e situato ai margini del parco dell'Ossario, è custode non solo di numerosi cimeli, armamenti e ricordi degli eserciti francese ed austriaco che qui combatterono nel 1859, ma anche di parte della storia italiana dal 1796 al 1870. Accanto al materiale iconografico e documentario vi è una ricca esposizione di armi, uniformi, disegni, stampe ed oggetti personali appartenuti ai combattenti; il tutto è ordinato cronologicamente in tre sale ed accompagnato da didascalie esplicative in modo di fornire al visitatore un valido strumento culturale-didattico.
Piazza Castello
 Sicuramente una delle più belle piazze del mantovano, è l'area su cui sorgeva l'antico castello, eretto nel sec. XI e sostanzialmente modificato dal principe Orazio Gonzaga nel XVI secolo, che lo trasformò nella propria residenza.
  Vi si accede passando sotto un arco (un tempo sormontato da una torre con ponte levatoio); di forma rettangolare, cinta ancora in parte da mura merlate, la piazza è chiusa a destra da una cortina di case, mentre a sinistra, una bassa muraglia permette di godere dell'ampio panorama che arriva, nebbia permettendo, sino oltre il lago di Garda.
 Del vecchio castello sono rimaste, sopravvissute al tempo. ma soprattutto alle battaglie del 1796 e 1859, la Torre di Guardia, con la caratteristica cupola ogivale di gusto orientaleggiante, sede di numerose esposizioni durante il periodo estivo, e la Chiesa di San Nicola, al centro, che ha subito negli anni radicali trasformazioni.
 E' in questa piazza che tutti gli anni, durante le manifestazioni commemorative della battaglia, si svolge il tradizionale concerto all'aperto.
Memoriale della Croce Rossa
 Attraverso un viale di cipressi, detto di San Luigi Gonzaga, si arriva al Memoriale della Croce Rossa, eretto nel 1959, in ricordo del premio Nobel per la pace Jean Henry Dunant (1828-1910), che dal pietoso spettacolo seguito alla battaglia di Solferino, trasse l'idea della Croce Rossa.
 Sul lato destro, il monumento è composto dai marmi provenienti da ogni parte del mondo, sui quali sono impressi i nomi di centoquarantotto Paesi aderenti alla Croce Rossa Internazionale
La Rocca
 Immersa nel verde del parco, alla sommità di Solferino (m.206 s.l.m.), si erge la poderosa torre quadrata detta, durante il Risorgimento, Spia d'Italia per la sua posizione strategica rivolta al confine del veneto, allora austriaco.
  La costruzione, eretta nel 1022, alta 23 metri, contiene al piano terra i busti dei generali francesi Auger e Dieu, caduti nella battaglia; nelle vetrine laterali e centrali, oltre a cimeli ed armi, sono esposti documenti relativi alla storia della Rocca ed alla Zecca dei Gonzaga di Solferino.
 Una comoda rampa in legno porta alla Sala dei Sovrani (ritratti di Napoleone III e V.Emanuele II) e più in alto, alla terrazza panoramica dove grazie a tavole di orientamento, si possono riconoscere, quando la visibilità lo consente, i campanili e le torri di luoghi situati a parecchie decine di chilometri.