Solferino - Guida Turistica

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.: SOLFERINO
 Solferino è un comune di 2.308 abitanti della provincia di Mantova
 Se dalle rive del lago di Garda ci si sposta verso Sud, ci appare di fronte uno spettacolo di rara bellezza costituito da una formazione più o meno continua di basse colline, dell'altezza media di 100/150 metri, intervallate da avvallamenti, dove trovano posto piccoli specchi d'acqua.
 E' questo l'anfiteatro morenico del Garda, originato nel Quaternario, dal ghiacciaio Retico che nelle sue fasi di ritiro lasciò lungo i suoi bordi i detriti che nel corso dei millenni aveva asportato alle Alpi.
 In questo verde scenario di dolci colline, coltivate a vite, qua e là interrotto dalle macchie azzurre delle torbiere, si erge la medievale rocca di Solferino, simbolo del Comune e punto nevralgico di parte della storia italiana.
 Solferino offre al visitatore una rilassante giornata, un'immersione totale nella natura e nel passato oltre, naturalmente, al piacere di una rinomata cucina che offre dai piatti semplici e genuini locali alle più sofisticate specialità gastronomiche del posto, il tutto accompagnato da cortesia e generoso vino DOC dei colli morenici.
 Per chi non disdegna anche in vacanza, la cultura, offre la possibilità di visitare le fortificazioni gonzaghesche, ma soprattutto, i luoghi e le testimonianze della battaglia che ha reso famoso il nome di Solferino in tutto il mondo e che avviò il processo dell'unità e dell'indipendenza italiana. Da tale episodio derivò l'idea, ad opera del ginevrino Jean Henry Dunant, della Croce Rossa Internazionale.
 I primi insediamenti umani nella zone di Solferino si fanno risalire al III millennio A.C.; lo testimonia il tipo di reperti portati alla luce, in località Barche di Solferino, ove fu ritrovata una palafitta ed interessante materiale in pietra, legno, osso. Dopo queste testimonianze, si può solo supporre un'eventuale occupazione etrusca, seguita nel V secolo A.C. dall'invasione di popolazioni celtiche (Galli Cenomani) e provata dal rinvenimento nei comuni limitrofi di necropoli e tombe. A loro volta, ai Galli, seguirono i Romani, che lasciarono a testimonianza alcuni resti di una strada in località Pozzo Catena. Dopo di ché, come buona parte della penisola, Solferino subì i saccheggi delle popolazioni barbariche.
 Passato il periodo medievale e dei Comuni senza particolare storia, fu la volta del dominio dei Gonzaga, che sotto la guida di Orazio (1547-1587), riedificarono il castello e successivamente, con Cristierno (1580-1630), restaurarono la rocca.
 Caduti i Gonzaga, Solferino fu direttamente interessata dalla battaglia di Castiglione (1796) che vide contrapporsi gli stessi due eserciti che sessantatré anni più tardi diedero luogo alla battaglia di Solferino, episodio decisivo, con quello di San Martino, della II guerra d'Indipendenza.
La battaglia e la Croce Rossa
 Gli scontri iniziarono il 24 giugno 1859 e videro fronteggiarsi gli eserciti francese, comandato da Napoleone III, ed austriaco, al seguito di Francesco Giuseppe; nonché a San Martino, a dar man forte agli alleati francesi, l'esercito dei Piemontesi guidato da Vittorio Emanuele II.
 Dopo un cruento combattimento, dei 300/350.000 uomini in campo, ne rimasero a terra, morti e feriti, quasi 40.000, questi ultimi scarsamente assistiti dai reparti infermieristici militari.
 Fu grazie al magnifico spirito di solidarietà delle popolazioni locali e di alcuni volontari, che cominciò il vero e proprio soccorso; oltre ai luoghi di battaglia, Castiglione, Desenzano e Lonato, si trasformarono in un unico grande ospedale dove, senza distinzione di nazionalità, venivano curati e confortati i feriti.
  Da questo grande esempio di altruismo, Jean Henry Dunant trasse l'idea della Croce Rossa, organismo volontario e permanente di soccorso, a cui l'uomo d'affari ginevrino dedicò il resto della vita.